Mattia Piazza è il sarto/designer palermitano che – insieme all’architetto svizzero Steve Gallay – ha dato vita alla maison di bellezza e ricerca Casa Preti. Sembra di conoscerlo da sempre, i suoi occhi sono penetranti e “fradici di gioia”, ti accolgono sorridenti; la sua personalità ti travolge nel caos creativo in cui le dieci del mattino sembrano l’alba. Casa Preti è una perfetta sintesi tra artigianato e racconto visionario.
Abbiamo chiacchierato di verità, di musica, di conoscenza, ricerca e sogni in una soleggiata Palermo. Palermo, non Milano o Anversa – che in termini di design Mattia sente più vicina di Parigi –, perché oggi è possibile lavorare nella moda vivendo vicino piazza della Vergogna a Palermo e non sotto l’occhio vigile della Madunina.
Il forte legame con il territorio, le radici salde nell’arte, la nobiltà d’animo di un cavaliere e la verità da raccontare conducono il sarto/designer siciliano a ispirarsi, per il nome della maison, a Mattia Preti, pittore caravaggesco della scuola napoletana, conosciuto come “Cavalier Calabrese”. L’istruzione classica che spazia dalla filosofia alla lirica, poi, lo aiuta a creare.
Le collezioni sono composte da una trentina di pezzi, di cui il capospalla è il portavoce della sua idea di sartorialità. Lì c’è costruzione, progetto, perfezione e anche casualità, antico retaggio degli ammonimenti della nonna: “Ti basta un buon cappotto e le scarpe giuste per esprimere al massimo te stesso”. I suoi abiti sono portatori di un messaggio di verità e la verità, secondo Mattia, ti mette in crisi, è un atto violento, diretto, soprattutto oggi.
La maison, in occasione di AltaRoma, ha presentato la collezione Primavera Estate 2021 “Luce Luce Luce”. In questo caso Mattia ha voluto descrivere la sensazione della pelle nuda tra le lenzuola bianche appena lavate: abiti leggerissimi in cotone bianco con una mano serica che sulla pelle si percepisce appena. Indossarli è come non averli. Guardare Luce è come camminare scalzi sopra un terrazzo pieno di panni stesi. Vi si trovano camicie da notte e vestaglie bianche, boxer color pastello, prendisole chiari. Ad Altaroma il racconto di questa favola mediterranea è stato un atto performativo, più che una sfilata, e si è svolto su un nuovo arrangiamento di Guardateci tutti creato apposta da La Rappresentante di Lista per la maison. Durante la performance Casa Preti ha regalato delle boccette di vetro al profumo di ammorbidente.
Dario e Veronica – i volti de La Rappresentante di Lista – hanno scelto di indossare Casa Preti e la maison è piena di cimeli legati al percorso artistico della band. La loro è una liaison, da quasi un lustro, che li porta a esprimersi liberamente e in maniera naturale, come i titoli del brano e della collezione che per caso esprimono lo stesso concetto: Ama e Amare.
Siamo arrivati alla fine della nostra chiacchierata, gli chiedo se può anticipare qualcosa su progetti futuri, e mi risponde laconico: la nuova collezione parlerà di cicatrici e bellezza, di un corpo che si vuole bene.
Photo by Elisa Trusso @_breakfast_for_dinner__