Sono trascorsi numerosi lockdown da marzo 2020 a oggi e con loro sono passate davanti ai nostri occhi una miriade di immagini che hanno inquinato le nostre menti, creando un’inevitabile caos. Ma dal caos emergono i pochi che hanno rallentato nell’atto del produrre, dedicandosi alla sperimentazione.
Il progetto di Marco Gazza realizzato in quel periodo vede Frutta e Ortaggi protagonisti di una serie di scatti realizzati per catturare l’essenza del momento vissuto. Un esercizio atto a immortalare un equilibrio precario, dove un oggetto doveva mantenersi stabile ed esteticamente accettabile, nonostante tutte le certezze di quel momento stessero crollando, nonostante l’eccezionalità del periodo.
C’è chi questo gioco del tagliare, mantenendo il pezzo come fosse unico, lo fa nella moda: è lo stilista Alessandro Vigilante con il suo Atto I – Talking Body. Una collezione dove i Cut Out sono gli elementi fondamentali per dare voce ai corpi. Corpi che parlano tramite le loro aggraziate movenze, i loro nodi, la loro pelle e i loro muscoli.
Vegetali ritratti come fossero esseri umani. Corpi umani fotografati come fossero oggetti che estremizzano pose improbabili, in una continua torsione tra il liberarsi e il difendersi. Tagliare e ricomporre, senza alcun sostegno se non quello del Corpo/Oggetto stesso.
Gli scatti di Marco Gazza realizzati in due momenti diversi – prima il progetto sui vegetali e dopo quasi un anno il publieditoriale su Alessandro Vigilante – descrivono il concetto di “unione e separazione”. Fotografando la teatralità elegante e sofisticata della collezione Atto I – Talking body, Marco unisce lo still life e l’indossato fondendoli e sottolineando i concetti che il linguaggio delle sue fotografie e delle collezioni di Alessandro hanno in comune: forza teatrale ed equilibrio meditativo.
Fashion Editor: Mia Vilardo
Art Direction: Mia Vilardo e Giulio Vescovi
Layout: inCfstudio
Photographer: Marco Gazza
Model: Julia Alshanova
Dress: Alessandro Vigilante
Production: PP4U