L’arte è un bene
collettivo

C’è un luogo a Milano dedicato alla cultura dove editoria d’arte, ceramica, cinema, performance, musica, divulgazione, formazione e terapia hanno uno spazio comune. Qui non solo si predilige un modello culturale transdisciplinare ma vengono accolti progetti che nella collaborazione trovano la loro ragion d’essere. Figure professionali del mondo dell’arte come collezionisti, curatori, storici, artisti, appassionati, insieme a istituzioni come la Galleria Massimo De Carlo e la Galleria Luisa delle Piane, ma anche giovani realtà indipendenti come il collettivo curatoriale Il Colorificio. «Una delle nostre principali ambizioni è contribuire alla creazione di un sistema di supporto, rete e collaborazione tra istituzioni, soggetti culturali e pubblico che sia inclusiva e trasversale, e che possa rappresentare in modo approfondito il complesso sistema contemporaneo dell’arte» racconta Chiara Nuzzi, curatrice e manager editoriale della Fondazione ICA. «È nell’ottica di questo modello – prosegue Nuzzi – che la programmazione accoglie progetti diversi, da workshop dedicati all’editoria d’arte alla filosofia, a mostre che raccontano la storia di importanti gallerie italiane del passato come la Galleria dell’Ariete di Milano o la Galleria Multipli di Torino, fino a progetti su artisti storicizzati come Simone Forti e Charles Atlas, le cui pratiche hanno ispirato e formato le ricerche artistiche del presente». 

La Fondazione, nata nel 2019, si trova in via Orobia, alla spalle della Fondazione Prada, ed è il primo Istituto per l’Arte Contemporanea in Italia ideato sul modello di quello anglosassone, fondato a Londra nel 1946 da un collettivo di artisti e poeti. L’istituzione londinese, con la sua programmazione eterogenea e interdisciplinare, è stata tra le prime a promuovere l’idea che i risultati formali di diverse discipline artistiche non sono altro che espressioni del medesimo spirito del tempo. Il dialogo tra le arti spesso sfociava in riflessioni che ben si contestualizzavano nel panorama socio politico dell’epoca, offrendone una lettura critica e anticonvenzionale. L’obiettivo di ICA a Milano è quello di offrire al più vasto pubblico possibile molteplici chiavi di lettura e punti di contatto con l’arte, che ben rappresentino la complessità del nostro tempo. «Per la sua natura di istituto contemporaneo per le arti, abbiamo sempre sviluppato un programma di attività, ricerca e studio non dedicato esclusivamente alle arti visive. La natura della Fondazione si basa sul principio secondo il quale la cultura è un bene comune e quindi sostenibile da chiunque voglia farla» conclude Chiara Nuzzi. Fin dalla sua nascita, ICA ha ospitato public program, mostre e progetti speciali mossi dalla passione comune per l’arte, da un forte senso civico e dalla volontà di creare qualcosa per gli altri.

«If the new ICA becomes merely another cultural amenity, in a city well stacked with galleries, theatres and concert-halls, it will have failed. It must become an active presence, a focal point where a nucleus of artists from all the contemporary arts can communicate urgent and needed messages. […] A free space, in which the deepest questions that concern us as individuals and society can be explored in continuity […] a sustained enquiry into the roots of our present possibilities and discontents». 

Michael Kustow, scrittore, attivista culturale e direttore ICA Londra, 1968

Immagini della mostra Trovate Ortensia presso Fondazione ICA, Milano, 2021. Courtesy Il Colorificio, Milano. Fotografia di Elena Radice.

1. Pauline Julier, Cercate Ortensia, 2021. Courtesy Il Colorificio, Milano. Fotografia di Elena Radice.
2. Pauline Julier, Cercate Ortensia, 2021. Courtesy Il Colorificio, Milano. Fotografia di Elena Radice.
3. Johanna Bruckner, Pylum Lava Sci-Fi, 2021. Courtesy Il Colorificio, Milano. Fotografia di Elena Radice.
4. Real Madrid, Cherries, 2020. Courtesy Il Colorificio, Milano. Fotografia di Elena Radice.
5. Nastasia Meyrat, Against all odds, 2021. Courtesy Il Colorificio, Milano. Fotografia di Elena Radice.
6. Urs August Steiner, S01E07 Recall, 2021. Courtesy Il Colorificio, Milano. Fotografia di Elena Radice.