PORTFOLIO

«Fare styling vuol dire tutto e vuol dire niente. Per me, ad oggi, significa comunicare e creare attraverso due operazioni artistiche in una. Nella prima, il vero e proprio styling, considero i capi che utilizzo come simboli carichi di significati e valori. In questa pratica mi piace mescolare, distruggere, esaltare, comprimere o divorare il corpo seguendo o meno costrutti sociali, logici e/o estetici; considero il capo come un elemento con un proprio potere estetico e gioco con il farlo interagire con il corpo. La seconda, la direzione creativa, ovvero la regia della costruzione dell’immagine fotografica, dalla singola foto al più complesso e articolato degli editoriali e lo sviluppo di concetti o storie da trasformare in immagini, è la pratica che stimola maggiormente la mia fantasia e il mio spirito critico».