Sfrontatezza ed eccentricità; libertà di creazione e intenzionale casualità; utilizzo di molteplici tipi di materiali e volumi dal linguaggio estetico apparentemente dissonante.
Nel progetto Random Styling di Giulia Meterangelis è presente la negazione della razionalità, per uno styling dissacrante che afferma la poetica della casualità.
Giulia lavora tra Parigi e Milano e da sempre opera cercando di rompere quelle che sono le regole del fashion system. In Random Styling crea look affidandosi al caso. Il risultato è unico nel suo genere in quanto stili, che apparentemente non hanno nulla in comune, iniziano a dialogare uniformandosi con armonia.
Giulia ama pensare alla moda come un concetto aleatorio dove l’intenzione è casuale ma il risultato è ponderato. Ecco perché si lancia a tutta velocità in un esercizio di stile controcorrente, ma allo stesso tempo di grande stimolo creativo.
Due sono i presupposti del progetto: in primo luogo, la necessità di evadere dai dettami che la moda impone come i trend stagionali e transitori – i suoi look diventano quindi un meltingpot di svariati input, dai più basici ai più eccentrici; in secondo luogo, il bisogno di uscire dalle rigide linee editoriali, creando un’alternativa alle scelte che spesso editor, direttore e cliente impongono. L’obiettivo è mantenere viva la passione del creare qualcosa in cui emerga la propria impronta stilistica.
Giulia Meterangelis si lascia ispirare spesso dalla storia, da eventi, correnti socioculturali passate e subculture, ma in questo caso le ha volutamente mescolate alle influenze sociologiche contemporanee. Per farlo ha utilizzato il suo archivio, capi vintage e costumi teatrali, ridando loro vita, in quello che sembra essere un altalenante racconto tra ispirazione e visione.
La sua ambizione è quella di proporre il progetto a magazine di settore, anche se in cuor suo riconosce che sia una sorta di utopia, un po’ come l’essenza stessa della sua idea.
La tendenza di oggi di presentare negli editoriali moda prevalentemente total look, per Giulia rappresenta una mortificazione del lavoro dello stylist, di conseguenza il progetto diventa ai suoi occhi di difficile divulgazione.
Il linguaggio dell’estetica della moda sta mutando, il procedere controcorrente creando outfit irreverenti, potrebbe essere la direzione per una nuova semantica dello styling.
Primo sorteggio: punk, asian, mountain
Fotografo: Dino Zoor; styling: Giulia Meterangelis; grooming: Mattia Andreoli; modello: Simone P@Crew Mgmt
Secondo sorteggio: military, bikers, fetish
Fotografo: Kristijan Vojiinovic; styling: Giulia Meterangelis; makeup artist: Elena Gentile; hair stylist: ErissonMusella @Closeup; modello: Ilyass Fahmanr @dmanagement
Terzo sorteggio: clubbing, skinhead, sportwear
Fotografo: Doubleone studio; styling: Giulia Meterangelis; grooming: Mattia Andreoli; modella: LudovicaPerissinotto @Monster badd
Quarto sorteggio: animalier, anni ‘20, cowboy
Fotografo: Gosha Pavlenko; styling: Giulia Meterangelis; hairstylist: Yu Nagatomo; makeup artist: Serena Alaimomodella: Tanya Churbanova @Monster mgmt; casting director: Irene Manicone